mercoledì 8 febbraio 2012

Gordon Matta-Clark, l'Hannibal Lecter dell'architettura

Case vivisezionate, quasi come cavie da laboratorio
splitting, 1974
o come capita  a lombrichi e rane, durante le esercitazioni, dai ragazzi delle scuole americane.
Tagli per investigare, indagare all'interno, squarci per scoprire, buchi per rivelazioni.
Quando Lucio Fontana taglia la tela compie un attacco alla pittura? forse.
Gordon Matta-Clark  con i sui tagli negli edifici attacca l'architettura? certamente.
Egli asporta, le soglie di una casa, come un chirurgo che asporta perte di un corpo, oppure perfora una facciata di un edificio, lasciando un grosso buco come una dentatura sgangherata.
La sua è un'Anarchitettura: gioco di parole in bilico tra "a" (alpha privativa) architettura,
e anarch- (anarchia) itettura:
a-architettura
anarchia architettura
Profondamente colpito quando ancora studente di architettura assistette al crollo del tetto di una vecchia rimessa  in legno per opera di Smithson, (land art) che con una ruspa versò terreno umido sino a far spezzare la trave portante della capanna, Gordon Matta-Clark prosegue l'opera del suo maestro, nel campo della de-architteturizzazione.
Il concetto è che l'architettura non è immortale, l'uomo e dunque gli architetti invece pensano il contrario, è tipico nell'uomo questo arrogante diritto al predominio su tutto, convinto della sua immortalità (o almeno della sua anima) convinto di poter dominare le forza della natura, soggiogare il logorio del tempo, Matta-Clark  mette in crisi questi valori positivisti.
Vi è una forza nel mondo che è detta Entropia.
 Essa è una legge fisica che porta alla re-distribuzione uniforme delle energie, è una forza che tende  a riportare tutto al com'era.
L'uomo moderno fa largo uso del cemento armato, ma tutte queste costruzioni sono destinate alla decomposizione, la pietra se pur si degrada, lo fa con tempi lunghissimi, il cemento armato invece ha una vita assai più breve e se non si definiscono, perché ancora non si sono scoperte, le tecniche per arginare il loro inesorabile decadimento, tutti questi favolosi edifici, in vetro e cemento, dalle forme sempre più ardite sono destinati a distruggersi lentamente per legge entropica...
non solo: molti edifici ormai rientrano nel concetto tipicamente moderno dell'usa e getta, case e fabbriche che durano il tempo del loro uso, e poi abbandonate, come un oggetto che non serve più, di qui il gioco di parole nell'opera Threshole, letteralmente significa soglia, ma quello che appare è un edificio a cui asporta man mano parti di esso: un relitto abbandonato: tresh- hole buco/spazzatura appunto.

Mi affascina tantissimo Matta-Clark per questa sua ansia del tempo, questo attacco irriverente di giovane allievo ai professoroni universitari, un'artista sovversivo che attacca il Sancta Sanctorum dell'arte tutta ovvero l'Architettura.
Di questi interventi ben poco resta, se non un repertorio fotografico che riempie gallerie e mostre temporanee.
Il grande paradosso è che questi suoi tagli, perforazioni, sono stati poi copiati dagli stessi architetti, alcune volte sembrano davvero mere imitazioni, più che citazioni, chissà come si sarebbe incazzato il buon Gordon se le avesse viste....



5 commenti:

  1. Che bel post!!! Non so niente su questo tizio, mi informerò, grazie delle tue perle di saggezza.....
    Durante il corso di estetica, avevamo affrontato il problema dell'arte che col passare del tempo non può essere vista nella stessa maniera dell'artista o della società di allora, dato che l'arte è soggettiva e poi cambia anche la cultura ecc. .... Trattando come bisogna interpretare l'arte, dunque anche l'entropia. Sicuramente non è la stessa cosa, dato che il tuo post si riferisce all'architettura e al cedimento fisico. Però il tutto mi ha riportato a quel tema.
    Buona giornata

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    1. grazie Amleto, ti posso chiedere esattamente che corso di laurea frequenti?

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  2. Facolta lettere e filosofia, corso scienze umane dell'ambiente, del territorio e del paesaggio, è corso di geografia. Sul sito unimi, c'è la descrizione di tutto, ma il corso di estetica l'ho scelto tra gli esami a piacere. Ovviamente il corso esiste, sai alcuni mi chiedono se sono sicuro della sua esistenza, che gente strana....
    Buona serata

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  3. uuu grazie di questo post, adoro l'opera di Matta-Clark. adoro l'architetto al contrario che distrugge lì dove gli altri costruiscono. :*

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  4. effettivamente fu il tuo commento del post precedente a suggerirmi il tema, di matta-clark mi fa simpatia la sua visione anti-eroica... del resto ho sempre tifato per "i cattivi" io..... ^_^

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